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LA MALATTIA COMPLICA LA VITA .. Sono una infermiera la posso aiutare.

Rubrica a cura della 
Dott.ssa Magistrale in Scienze Infermieristiche e Osteriche  Maria Grazia Bensi           

Art. pubblicato sul settimanale  " Vita Cattolica " diocesi di Cremona 

 

D: 

Buongiorno, mia madre è ottantenne e da un anno è invalida: cioè fa fatica a muovere gli arti inferiori e deve muoversi con il girello., di giorno sente lo stimolo e si reca in bagno, di notte invece è incontinente, devo assisterla nei suoi bisogni soprattutto quando si scarica. Faccio fatica a farle accettare questo fatto, cioè che devo aiutarla a pulirsi ogni volta che si scarica. Lei pensa di riuscire da sola… invece mi sporca dappertutto compreso il water. Allora la obbligo gentilmente di lasciarsi pulire, ma lei a volte, se sono in ritardo di qualche minuto , con il mio intervento si pulisce e sporca. Cioè non mi obbedisce nell'aspettarmi. A me sembra e mi sento come un cane da guardia. Devo stare in bagno con lei. Come posso fare per farle capire che non è più in grado di pulirsi da sola e che il suo intervento mi fa lavorare il doppio perché sono obbligata a pulire tuttoA volte per questo litighiamo. Faccio presente che psichicamente e mentalmente è lucida e quindi capisce. La sua è solo testardaggine ed è un problema caratteriale dato che è anche arrogante.

Grazie per un suo eventuale consiglio.

Cordiali saluti

R:

Sicuramente la situazione richiede una valutazione tempestiva poiché il disagio della Sua Mamma sta esaurendo le energie di chi l’assiste. Il suo caso è molto complesso e non è possibile suggerirle soluzioni in pillole, ma è necessario valutare accuratamente la situazione sotto tutti gli aspetti. E’ bene che il Suo Medico di Base valuti l’opportunità di attivare un supporto assistenziale partendo dalla misurazione delle capacità cognitive della Paziente che obiettivamente non appaiono normalmente conservate. La reazione della Sua mamma all’imbarazzo è paradossa, ciò che fa peggiora palesemente le condizioni che le creano disagio e il ripetersi dell’atteggiamento evidenzia un’alterata capacità di giudizio, inoltre è possibile che non sia in grado di ricordare quanto Lei le ha raccomandato pochi minuti prima Il Medico di Base può, se lo ritiene opportuno, attivare l’assistenza domiciliare, ciò le darebbe la possibilità di avere una valutazione assistenziale completa disposta da un’Infermiere con un piano assistenziale personalizzato che prevede anche un contributo del Care Giver (Lei) sostenuto e aiutato nell’affrontare le difficoltà. Tutto questo senza spese a Suo carico poiché può essere attivato un Voucer (una sorta di “assegno” che la Regione attribuisce, per i bisogni sanitari-assistenziali, agli aventi diritto)

Cordiali saluti

 Dr. Magistrale in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche

Maria Grazia Bensi